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waw!


Nei rinnovati spazi di via Filippo Turati 38 a Milano, si apre martedì 15 giugno la tappa conclusiva di “waw! 1/work 1/artist 1/week”.

Waw! è un progetto iniziato il 6 ottobre 2020 in pieno frangente pandemico. E' stato pensato per proporre la lettura di una singola opera e per permettere una continuità espositiva anche durante i periodi di chiusura forzati delle attività. Ogni martedi è stata svelata un’opera di un artista visitabile per una settimana; online in zona “rossa” e “arancione”, in galleria in zona “gialla”. Le opere sono sempre state appese al muro, in modo che chiunque passasse potesse vederle, anche senza entrare in galleria.
Perchè un singolo lavoro? La quantità e la velocità delle immagini alle quali siamo costantemente sottoposti, non ci consente di dare la giusta importanza all’opera. Dopo mesi passati come spettatori passivi, questo progetto segna un ritorno all’analogico e al reale. Instagram e internet ci tengono costantemente aggiornati, ma con la stessa velocità con cui viene mostrata un’immagine, la stessa viene immediatamente fagocitata e sostituita con il susseguirsi di innumerevoli altre.
Philippe Daverio, ne “Il museo immaginato” (Rizzoli Editore, 2011), immagina un viaggio in un museo ideale suggerendo un esercizio propedeutico: la lettura di una sola opera. “C’è un modo per uscire dal consumismo dell’arte visiva. Ridare tempo al tempo. Andare nel museo e guardare un quadro solo”. Dunque ritrovare il proprio tempo, scoprire il proprio gusto, approfondire i propri desideri. Qualche anno prima, nel 2008, Jean Clair scriveva ne “La crisi dei Musei” (ed. Skira) “Il piacere di visitare un museo ha finito per soccombere alla fatica che si fa per provarlo: la coda, interminabile, poi la ressa, la confusione, il chiasso. Invece del paradiso, un rumore d’inferno, lo stordimento che si può provare in una sala d’attesa o in una piscina coperta […] l’impossibilità di rimanersene immobili davanti a un’opera senza vedere la nuca o il braccio di un curioso insinuarsi incongrui nel proprio campo visivo, senza essere distratti dalle stupide battute scambiate a proposito di un opulento sedere di marmo, senza essere accecati dai flash, e alla fin fine senza essere urtati, spinti, trascinati contro la propria volontà in un flusso ora agitato ora languente.”
La pittura ha ritmi diversi, sia nella sua realizzazione che nella sua fruizione. Waw! intende riportare la fisicità dell’opera e il giusto tempo per apprezzarla. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, affermava secolo Antoine-Laurent de Lavoisier, chimico, filoso e economista del XVIII secolo. La pittura è ancora oggi un mezzo che offre infinite possibilità di espressione, e waw! vuole proporre una selezione delle opere più interessanti. L’aspetto più radicale della pittura è proprio quello di introdurre un rallentamento non solo nella fase creativa, ma anche nel momento della sua fruizione, divenendo così e indipendentemente dalle sue forme, un’arte contemplativa. Un’arte che ha bisogno del suo tempo.
Vogliamo così riappropriarci del tempo e dello spazio. Il tempo di approfondire, di guardare con calma una sola opera, di entrarci, di leggerla, senza essere distratti da innumerevoli immagini che ci distraggono e ci confondono. Lo spazio, fisico e reale, perché l’opera va vista, toccata, a volte persino annusata. L’online è un prezioso strumento finché di supporto a qualcosa di concreto, ma la sola presenza virtuale, per la pittura non è sufficiente.
Gli artisti in mostra sono quelli in cui crediamo, quelli su cui investiamo, quelli che vorremmo nella nostra collezione personale. Ci riappropriamo di una funzione della galleria che si sta perdendo, quella di un luogo di scambio culturale, di idee, di progetti, di conoscenza, di uno contatto umano, di condivisione e ovviamente di vendita. Waw! ha così coinvolto Alfio Giurato, Stefano Bosis, David De Biasio, Andrea Mariconti, Giovanni Iudice, Daniele Galliano, Barbara Nahmad, Magdalena Lamri, Daniele Vezzani, Nicolò Quirico, Sergio Padovani, Luca Moscariello, Giuseppe Bergomi, Alan Rankle, Marco Fantini, Paolo Manazza, Walter Trecchi, Riccardo Paternò Castello e Martina Antonioni. 

 

> COMUNICATO STAMPA

 

6 OTTOBRE - ALFIO GIURATO

 

13 OTTOBRE - STEFANO BOSIS

 


20 OTTOBRE - DAVID DE BIASIO

 


27 OTTOBRE - ANDREA MARICONTI

 


3 NOVEMBRE - MAGDALENA LAMRI

 


10 NOVEMBRE - DANIELE VEZZANI

 


17 NOVEMBRE - NICOLÒ QUIRICO

 


24 NOVEMBRE - SERGIO PADOVANI

 

 

1 DICEMBRE - BARBARA NAHMAD

 

 

8 DICEMBRE - LUCA MOSCARIELLO


 

15 DICEMBRE - DANIELE GALLIANO

 

 

19 GENNAIO - GIUSEPPE BERGOMI

 

 

26 GENNAIO - ALAN RANKLE

 

 

2 FEBBRAIO - MARCO FANTINI

 

 

9 FEBBRAIO - PAOLO MANAZZA

 

 

23 FEBBRAIO - GIOVANNI IUDICE

 

 

9 MARZO - WALTER TRECCHI

 

16 MARZO - RICCARDO PATERNÒ CASTELLO

 

 

 

       

 

 

 

via Filippo Turati 38 | cortile interno | 20121 Milano
t. [+39] 392 4928569 | federico@federicorui.com
orari: da martedi a venerdi 15-19 | sabato su appuntamento
p.iva 03586250965