ARTISTI | MOSTRE | FIERE | PRESS | BOOKS | ABOUT | CONTACT

 

waw!
ANDREA MARICONTI - Aleifar Kanon, 2015, olio, cenere e olio di motore su carta intelata, cm 50x80

 

 

 

Andrea Mariconti nasce a Lodi nel 1978. La sua ricerca è incentrata sulla memoria: da un punto di vista formale, il racconto prende origine da luoghi vissuti, ricordi e frammenti di vita; da un punto di vista sostanziale si concretizza nei materiali utilizzati: cenere, terra e olio di motore esausto, uniti sulla tela con olio bianco. Elementi che conservano tracce del loro vissuto e hanno subito una sorta di purificazione. La tecnica, che si è evoluta nel corso del tempo, ha sempre privilegiato l'aspetto naturale e quasi monocromo. La cenere, in primis, che legata all'olio bianco gli consente di ottenere una matericità dell'impasto pittorico; la terra, richiamo alle nostre origini e al radicamento sul territorio di ciascun individuo; l'olio combustibile esausto, materiale povero e difficilmente riciclabile, che trova nuova vita e dignità all'interno dell'opera d'arte, e infine il rame, trattato tramite un procedimento di ossidazione che fa sorgere un barlume di colore nelle opere della più recente produzione. "Ogni colore è dato esclusivamente dalla cromia naturale della materia. Gli oggetti, le sostanze, non sono simboli astratti, non vengono usati come metafore. Essi sono, nell'essenza", così spiega Andrea Mariconti, e Flaminio Gualdoni, aggiunge: "Per lui il colore è uno spreco, anzi un disturbo, perché distrae. Gli basta il grigio. Un grigio che non è colore ma una materia (per lo più cenere, altre volte cemento) che gli struttura, anzi modella il quadro e gli dà corpo col variare delle sue stesure e spessori. Bianco e cenere, sprazzi di luce attiva sull'inerzia della materia, ti portano ovunque; e il paesaggio, così tradotto in un'alternativa elementare si fa leggibile come un racconto scritto".
Emanuele Beluffi racconta nel testo del catalgo Skira: "Petrolio e cenere sono il sostrato della pittura, elementi che ricevono un intervento di trasformazione secondo un'ispirazione accostabile alla pratica alchemica. (…) Un'opera che in un certo senso è una teoria del tutto, schermo plastico di ciò che vi è. E che rappresenta i tre regni vegetale (olio di lino e petrolio), minerale (gesso di Bologna) e animale (colla di coniglio) con i quattro elementi: la terra (il materiale di origine naturale), l'aria (le intemperie cui sono volutamente soggette le tele), l'acqua (le muffe), il fuoco (la cenere)."

SCARICA IMMAGINE DELL'OPERA HQ >

SCARICA SCHEDA PDF >

RICHIEDI INFORMAZIONI >

 

 

opera in galleria

opera in ambiente
(courtesy Paolo Frello & Partners)

BIOGRAFIA
Andrea Mariconti nasce a Lodi nel 1978. Diplomatosi nel 2005 prima in Arti Visive e poi in Scenografia e Arti dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, soggiorna in Kosovo per un progetto di arte terapia per bambini affetti da traumi psichici di guerra, ed è docente del laboratorio teatrale nel corso per allievi disabili presso il CFP di Lodi. Sempre nel 2005 partecipa ad un workshop tenuto da Anselm Kiefer in occasione della preparazione dell'installazione presso l'Hangar Bicocca I Sette Palazzi Celesti. Dal 2009 coordina e promuove laboratori artistici in ambito sociale in Sud Africa e Italia (orfani, psichiatria, problemi relazionali).
Partecipa nel 2006 al Premio Vasto, nel 2007 al Premio Cairo e a La nuova figurazione presso la Fabbrica Borroni e nel 2013 a Sublimate, sublime, subliminal presso Underdog Gallery di Londra.
Nel 2011 è vincitore del Premio UNESCO per l'Arte Contemporanea e dal 2018 è titolare della cattedra di Pittura e Arti Visive all'Accademia Santa Giulia di Brescia.. CONTINUA >

 

 

 

via Filippo Turati 38 | cortile interno | 20121 Milano
t. [+39] 392 4928569 | federico@federicorui.com
orari: da martedi a venerdi 15-19 | sabato su appuntamento
p.iva 03586250965